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A Firenze, una nuova “grande bellezza”
11 Ottobre - 0:00 - 12 Ottobre - 23:59
A FIRENZE UNA NUOVA “GRANDE BELLEZZA”
Assistenza storico-artistica Alessandra Novellone
Da venerdì 11 a sabato 12 ottobre 2024
L’itinerario è incentrato sulle novità che riguardano siti e istituzioni di primario interesse storico/artistico in città, a partire dagli Uffizi, oggetto di un poderoso intervento di restyling, che ha riguardato in particolare la celebre collezione di autoritratti fino a poco tempo fa custoditi nel Corridoio Vasariano: oggi questi selfie d’autore -da Beato Angelico a Pellizza da Volpedo, da Rubens a Bill Viola e Ai Weiwei- sono esposti in 12 sale allestite ad hoc. Appena concluso è il restauro -di respiro internazionale- della cappella Brancacci in S. Maria del Carmine: appuntamento imperdibile per le novità emerse nel contesto figurativo durante l’intervento sul ciclo, capolavoro a quattro mani di Masolino e Masaccio. Recente è poi il restauro della galleria di Palazzo Medici-Riccardi, trionfo del Barocco nato dal pennello e dall’estro di Luca Giordano, che sulla volta ha affrescato la “Allegoria dei Medici”, dall’esito davvero spettacolare. Infine, non poteva mancare una visita in esclusiva nei laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure, celebre istituzione specializzata nel restauro: presso la Fortezza da Basso tanti capolavori hanno ritrovato una nuova vita…
VENERDI’ 11 OTTOBRE – MILANO/FIRENZE
Ritrovo in stazione Centrale, piano binari di fronte alla libreria Feltrinelli, alle ore 8,30.
Viaggio con treno Alta Velocità da Milano a Firenze – 8,40/10,35.
Iniziamo il nostro percorso da palazzo Medici Riccardi, che ospita due importanti omaggi alla dinastia più famosa d’Italia, realizzati in epoche diverse: il ciclo di affreschi di Benozzo Gozzoli, con la celebre “cavalcata dei magi”, capolavoro del primo Rinascimento fiorentino, databile al 1459, che evidenzia le grandi doti narrative del pittore, trasportandoci in un’incantata atmosfera cortese, in cui spiccano i ritratti di molti esponenti della famiglia Medici: in questo modo l’artista ha celebrato il potere e il prestigio raggiunti dalla casata a metà del ‘400. Oltre 200 anni dopo, gli risponde sulla volta della Galleria il napoletano Luca Giordano, che tra il 1682 e il 1685 ha dispiegato tutto il suo estro barocco e la sua impareggiabile creatività nella “Allegoria dei Medici”. Fresco di restauro, il grande affresco risplende di nuova luce nella tavolozza dai toni iridescenti propria dell’artista.
Dopo la pausa per il pranzo libero è la volta della visita alle gallerie degli Uffizi: rivediamo i capolavori della grande stagione artistica rinascimentale fiorentina e oltre in una entusiasmante carrellata di dipinti, sculture, oggetti d’arte decorativa, fino alle nuove dodici sale al piano nobile in cui è stata trasferita la collezione di più di 250 autoritratti di artisti, vero fiore all’occhiello del panorama culturale italiano: fino a poco tempo fa “chiusa” nel Corridoio vasariano, difficilmente accessibile, oggi è finalmente visibile al pubblico, a rotazione, all’interno del percorso museale.
Al termine delle visite si raggiunge l’hotel Mercure Firenze Centro (www.all.accor.com), sulla centralissima via Nazionale a pochi passi dalla stazione di S. Maria Novella. Cena libera.
SABATO 12 OTTOBRE – FIRENZE/MILANO
Iniziamo la nostra giornata facendo tappa alla Fortezza da Basso, sede dei laboratori di restauro dei dipinti su tela e tavola, degli affreschi staccati, e della scultura lignea dell’Opificio delle Pietre Dure: istituito da Ferdinando I nel 1588 come laboratorio per la lavorazione delle pietre dure, oggi è un istituto statale celebre per il restauro a livello internazionale. Nel corso della visita esclusiva a noi riservata, un restauratore sarà a nostra disposizione per spiegarci i segreti degli interventi su opere attualmente “ricoverate” per indagini diagnostiche o operazioni di ripristino come, per citarne solo alcune, il “Trittico francescano” di Beato Angelico, proveniente dal convento di S. Marco, una “Madonna con bambino” attribuita a Botticelli, una “Maddalena” di Desiderio da Settignano, un “Cristo in croce” di Alessandro Allori…
Al termine della visita ci rechiamo Oltrarno, nel popoloso e vivace quartiere di S. Frediano – di pratoliniana memoria- che mantiene più che altrove il sapore della Firenze che fu.
Qui facciamo sosta nella basilica di S. Spirito, chiesa agostiniana che all’interno presenta una delle più pure architetture brunelleschiane; tra le opere più significative la pala Nerli di Filippino Lippi, la cappella Corbinelli, il cui ricchissimo apparato scultoreo/architettonico è opera di un giovane Sansovino e in sacrestia un Crocefisso ligneo lasciato in dono al priore da un appena diciassettenne Michelangelo…
Nel vicino refettorio dell’antico convento spicca, inoltre, il vasto affresco trecentesco attribuito all’Orcagna con una grandiosa “Crocefissione” nella parte superiore, e ciò che resta di una “Ultima Cena” nella parte inferiore: un tema che proprio a Firenze e nei dintorni ha conosciuto una grande diffusione, di cui questo è uno dei primi e più antichi esempi.
Dopo la pausa per il pranzo libero, a scelta in uno dei tanti localini presenti in zona, raggiungiamo la chiesa di S. Maria del Carmine per la visita alla cappella Brancacci, momento clou del nostro breve soggiorno in città. Capolavoro del primo Rinascimento fiorentino, commissionato nel 1423 da un ricco mercante, il ciclo con le “Storie di S. Pietro” firmato da Masolino e Masaccio è stato oggetto di un poderoso intervento di restauro, iniziato nel 2021 e terminato pochi mesi fa, che ha suscitato l’interesse della critica a livello internazionale, da cui sono emersi caratteri inediti di grande interesse nel contesto figurativo e iconografico. È l’occasione per confrontare due mondi: quello ancora intriso dell’aggraziato, lineare gusto gotico-cortese di Masolino, e quello dai solidi volumi, dalla limpida spazialità di Masaccio, che schiude le porte alla cultura pienamente rinascimentale.
Completate le visite si raggiunge la stazione ferroviaria di S. Maria Novella da dove ha inizio il viaggio di ritorno con treno Alta Velocità da Firenze a Milano Centrale – 16,55/18,50.
INFORMAZIONI
Quota individuale di partecipazione: € 730 (minimo 15 partecipanti)
Supplemento camera singola: € 150
Acconto: € 250 da versare all’atto dell’iscrizione
Saldo entro 3 settimane dalla partenza
Modalità di pagamento:
– Assegno intestato a Celeber Srl – Milano
– Bonifico bancario a favore di Celeber srl – Milano
IBAN: IT89O0569601600000018882X00 (causale: APP Firenze – “Cognome partecipante”)
– Con carta di credito QUI
La quota comprende:
Viaggio in treno Alta Velocità con posti in carrozza standard, sistemazione in camera a due letti presso gli alberghi citati con trattamento di pernottamento e prima colazione in albergo, visite e ingressi come da programma, assistenza storico artistica di Alessandra Novellone, polizza di assistenza “medico-bagaglio-annullamento”.
La quota non comprende:
Gli extra in genere, 3 pasti liberi e quanto non espressamente citato nel programma.
Scarica QUI il programma dettagliato del viaggio
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