Esiste una poetica della macchina, del movimento meccanico, del rumore/suono? Certo, e non pochi artisti e compositori si sono provati a darcene una interpretazione estetica. Poesia dell’ingranaggio e della ruota! In questo ambito di ricerca Jean Tinguely (1925-1991) è tra i pionieri coraggiosi sostenitori di un’armonia cacofonica, così caratterizzante il Mondo Nuovo dalla seconda metà dell’Ottocento. La retrospettiva presso Pirelli Bicocca è l’esposizione più estesa mai organizzata dei lavori di quest’artista dalla sua morte, sostenuta da una scenografica energia cromatica. Visitarla significa rimanere coinvolti non semplicemente per il tempo della presenza, ma in senso filosofico avere materia di riflessione tra la percezione del particularis e il sentimento della collettività.