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Venezia esclusiva e segreta
14 Maggio - 0:00 - 15 Maggio - 23:59
VENEZIA ESCLUSIVA E SEGRETA
Assistenza storico artistica Dott.ssa Alessandra Novellone
14 – 15 maggio 2024
Alla Fondazione Giorgio Cini saremo accolti dal Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini, Architetto Renata Codello e accompagnati dagli specialisti dell’Istituto di Storia dell’Arte
Apertura speciale di Palazzo Pisani Moretta dove saremo accolti dal proprietario Dott. Maurizio Sammartini
Cosa c’è di più esclusivo che soggiornare sull’isola di San Giorgio, nell’atmosfera di quiete e raccoglimento dei chiostri della Fondazione Cini?
Due giorni “via dalla pazza folla” ci attendono a Venezia, dove un palazzo principesco affacciato su Canal Grande schiude le sue porte solo per noi, che saremo accolti dal padrone di casa per ammirare gli interni riccamente decorati da Tiepolo, Guarana e Longhi… e poi un ridotto da gioco nella zona delle Mercerie ci svelerà gli svaghi mondani e galanti dell’aristocrazia veneziana durante il lungo e dorato tramonto della Serenissima di metà ‘700… last but not least, le melodiose note delle Quattro Stagioni di Vivaldi interpretate con maestria tra le mura della ex-chiesa di S. Vidal.
Queste ed altre ancora le mete del nostro breve, ma intenso itinerario di primavera, alla scoperta di una Venezia segreta e nascosta, al di fuori delle consuete rotte turistiche, in un’esperienza da ricordare.
Martedì 14 – Milano/Venezia
Ritrovo in stazione Centrale, piano binari di fronte alla libreria Feltrinelli, alle ore 8,30.
Viaggio con treno Alta Velocità da Milano a Venezia – 8,45/11,12.
Dopo il nostro arrivo a Venezia, con un servizio taxi riservato raggiungiamo l’Isola di S. Giorgio: qui siamo accolti negli spazi della Fondazione Cini pensati per ospitare studiosi e ricercatori. Visitiamo quindi la basilica, uno dei più significativi e prestigiosi edifici di culto di Venezia, destinato sin dalla sua fondazione ad accogliere le spoglie dei Dogi e delle massime cariche dello Stato. La limpida facciata palladiana ci introduce al candido interno, arricchito nel corso dei secoli da donazioni e tesori d’arte, tra cui spiccano i due giganteschi teleri di Tintoretto del presbiterio, con una “Ultima Cena” tra le più teatrali dell’artista; nel coro invernale la tela con “S. Giorgio, il drago e la principessa” ci trasporta nel favoloso mondo di Carpaccio, con le sue nobili dame e i suoi invincibili cavalieri. Dopo il pranzo servito nel bistrot della Fondazione, siamo guidati alla scoperta degli ambienti della Fondazione Cini, nell’antico complesso monastico benedettino: i due chiostri (“palladiano” e “dei cipressi”), il cenacolo, ex refettorio dei monaci, con la ricostruzione delle monumentali “Nozze di Cana” di Veronese, la biblioteca nella nuova Manica lunga, la scalinata di Baldassarre Longhena; senza dimenticare le Vatican Chapels, primo Padiglione della Santa Sede alla Biennale Esposizione Internazionale di Architettura del 2018.
Dopo una sosta relax in camera, ci apprestiamo a vivere una serata tutta veneziana, raggiungendo in taxi riservato piazza S. Marco. Qui, in questo luogo unico, crocevia tra Oriente e Occidente, leggiamo brani di viaggiatori illustri, da Stendhal a Dickens, da Goethe a Pasternak, da De Musset a D’Annunzio e molti altri, rivivendo le impressioni suscitate in poeti e letterati da una piazza unica, fra le più belle del mondo.
Un assaggio? Ecco il ricordo di Theophile Gautier: “S. Marco… strano e misterioso edificio, squisito e barbaro… un sogno orientale pietrificato dalla magia di un incantesimo, chiesa moresca o moschea cristiana”.
Dopo una pausa per la cena libera, la serata si conclude con un concerto degli “Interpreti Veneziani” ospitato nella bella cornice della chiesa di S. Vidal, con musiche per violino, archi e cembalo di Antonio Vivaldi, tratte dalle celebri “Quattro Stagioni” del compositore veneziano; un programma particolarmente pertinente, che ci introduce alle atmosfere settecentesche della Serenissima, protagoniste di alcune delle visite del giorno seguente.
Torniamo sull’Isola di S. Giorgio dove il gruppo è ospitato nei locali della Residenza del Centro “Vittore Branca”, un luogo di studio e di incontro per giovani ricercatori, studiosi affermati, scrittori e artisti interessati alla civiltà italiana, con un orientamento interdisciplinare, in una delle sue principali manifestazioni: le arti, la storia, la letteratura, la musica, il teatro.
La Residenza offre agli ospiti la possibilità di un soggiorno immerso nel fascino dell’Isola, lontano dalla rumorosa folla di S. Marco, caratterizzato da un’ospitalità attenta ai dettagli, generosa negli spazi, sobria nell’immagine.
Mercoledì 15 – Venezia/Milano
La prima tappa è la chiesa di S. Maria Gloriosa dei Frari: consacrata nel 1492, la più grande tra le chiese di Venezia, con i suoi 102 metri di lunghezza, è un imponente edificio in cotto e pietra d’Istria, che al suo interno custodisce tesori d’arte inestimabili, a partire dalla celeberrima “Assunta” di Tiziano sull’altar maggiore, rivoluzionaria per la composizione e per la tavolozza sontuosa, cui si aggiunge l’altrettanto nota “Pala Pesaro” dello stesso autore e molto altro ancora…
Ma noi ci concentriamo in particolare sulla sacrestia, dimenticata dai turisti: un ambiente raccolto in cui brilla una “Madonna in trono con il Bambino e Santi” di Giovanni Bellini, firmata e datata 1488: opera di passaggio tra il vecchio formato del polittico e la moderna pala unificata, è una sacra conversazione di un’intensità straordinaria, dominata da un altissimo magistero formale e da un’atmosfera silente; in tanta bellezza, lo sguardo penetrante di S. Benedetto da Norcia si imprime nella nostra mente. Prima di lasciare la sacrestia, lo strabiliante orologio di Francesco Pianta, affollato di scheletri e asterismi, è un gioiello barocco, capolavoro di virtuosistico intaglio.
Raggiungiamo quindi il vicino Palazzo Pisani-Moretta, incantevole residenza nobiliare della seconda metà del XV secolo, affacciato su Canal Grande, nel sestiere di S. Polo. Dal 1629 dimora di un ramo della nobile famiglia dei Pisani, durante il ‘700 fu affrescato dai pittori più in voga dell’epoca, maestri del calibro di Giambattista Tiepolo, Jacopo Guarana, Pietro Longhi testimoni di un secolo che artisticamente vanta esiti altissimi, anche se dal punto di vista politico ed economico rappresentò l’inizio del declino della Serenissima. Oggi nei fastosi ambienti tardo-barocchi del palazzo perfettamente restaurato, ancora si svolgono sontuosi balli in maschera in occasione del Carnevale. L’accoglienza riservataci dall’attuale proprietario aggiunge un tocco particolare alla nostra visita.
Dopo la pausa per il pranzo libero nella zona delle Mercerie, attraversato il Ponte dei Baratteri, saliamo al primo piano di un nobile palazzo; qui abbiamo l’opportunità di compiere una visita riservata al Casino privato dei Venier, esempio perfettamente conservato di una realtà squisitamente veneziana, quella dei “ridotti” dove l’aristocrazia nel ‘700 si ritrovava per giocare a carte, conversare, ascoltare musica e… naturalmente per incontri galanti, in piena segretezza e discrezione. Gli ambienti conservano decori in stucco, pavimenti in seminato, camini in marmo, porte in radica, specchi, affreschi di grazia Rococò dai delicati toni pastello.
A seguire, la visita a due edifici di culto poco conosciuti, ma che racchiudono veri capolavori: S. Salvador ospita la rutilante “Trasfigurazione” di Tiziano e la “Annunciazione”, tela tarda dello stesso artista, oltre ad una curiosa “Cena in Emmaus” del Giambellino, così ieratica e smaltata nella tavolozza da ricordare esempi dell’arte bizantina; quindi S. Giovanni Crisostomo, dove la pala con i “Santi Girolamo, Cristoforo e Ludovico”, frutto dell’attività estrema di Giovanni Bellini, ci stupisce per il magistero dell’anziano maestro, perfettamente aggiornato sulle novità di Giorgione e Tiziano.
Completate le visite si raggiunge la stazione ferroviaria di S. Lucia da dove ha inizio il viaggio di ritorno con treno Alta Velocità da Venezia a Milano Centrale – 17,48/20,15.
Quota individuale di partecipazione: € 750 (minimo 15 partecipanti)
Supplemento camera singola: € 90
Acconto: € 250 da versare all’atto dell’iscrizione
Saldo entro 3 settimane dalla partenza
Modalità di pagamento:
– Assegno intestato a Celeber Srl – Milano
– Bonifico bancario a favore di Celeber srl – Milano
IBAN: IT89O0569601600000018882X00 (causale: APP Venezia – “Cognome partecipante”)
La quota comprende:
Viaggio in treno Alta Velocità con posti in carrozza premium, sistemazione in camera a due letti presso la Residenza della Fondazione Cini con trattamento di solo pernottamento, un pranzo e una prima colazione presso il bistrot della Fondazione, servizio di facchinaggio bagagli da S. Giorgio alla stazione di S. Lucia, trasferimenti in taxi riservato come da programma, tessera ACTV di libera circolazione per 24 ore, visite e ingressi come da programma, assistenza storico artistica di Alessandra Novellone, polizza di assistenza “medico-bagaglio-annullamento”.
La quota non comprende:
Gli extra in genere, 2 pasti liberi e quanto non espressamente citato nel programma.
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